A nove anni dall’uccisione di Boris Nemtsov, uno dei più forti oppositori di Putin, alcuni ambasciatori internazionali hanno deposto fiori sul ponte dove l’uomo venne assassinato. Nel luglio 2017, un tribunale russo aveva condannato cinque uomini per la sua uccisione, ma secondo gli alleati di Nemtsov era stato un insabbiamento: i veri responsabili della morte dell’allora cinquantacinquenne sarebbero ancora in libertà.