La gioia è incontenibile al traguardo dopo 11 giorni, 16 ore, 17 minuti e 55 secondi di navigazione in solitaria nell'oceano. Ambrogio Beccaria vince la Transat 2024 la storica regata nell'Atlantico del Nord arrivando primo nella categoria dei Class 40 a bordo della Barca Alla Grande Pirelli. Salpato da Orion in Francia, lo skipper milanese ha tagliato il traguardo in mare aperto a 100 miglia dalla costa americana. Per 11 giorni ha affrontato l'oceano da solo sfidando meteo avverso e temperature rigide, tra onde, vento a 40 nodi e correnti contrarie. Un'impresa straordinaria, un'esperienza ai limiti dell'essere umano dove l'incertezza e la precarietà sono pane quotidiano. Lo abbiamo intervistato poco dopo la sua vittoria prima ancora che toccasse terra. "Abbiamo avuto una tempesta veramente molto molto brutta che ha avuto onde di 5 metri e anche di 7 o 8. Queste regate qua sono sempre un misto diciamo tra performance sportiva e avventura. Noi diciamo che c'è almeno un problema grosso al giorno da risolvere e così è stato effettivamente". Gli ostacoli e le fatiche che sembrano un ricordo lontano per Ambrogio Beccaria mentre a vele spiegate si avvicina a New York. Ed è già festa prima ancora di toccare terra sulla barca che sfila davanti allo Skyline della Grande Mela passando accanto alla Statua della Libertà. Una festa che non finisce nemmeno all'arrivo dove ad attenderlo c'è una folla esultante, un'avventura indimenticabile, un risultato importantissimo per la vela italiana che consacra Ambrogio Beccaria come il promettente ed erede di Giovanni Soldini 3mila miglia nell'Oceano Atlantico sono un'impresa ma oggi possiamo dirlo: è andata alla grande.