Torna la luce in Argentina, dopo quasi 14 ore di interruzione, nel più importante stop di energia elettrica nella storia dell'Argentina. La corrente elettrica torna disponibile anche in Uruguay e altre aree meridionali del Paraguay, del Cile, del Brasile, coinvolti nell'importante black-out che ha lasciato al buio e, in alcuni casi, senz'acqua quasi 50 milioni di persone in Sud America. Nelle prossime 48 ore la società di distribuzione elettrica Edesur y Edenor dovranno fornire un primo rapporto preliminare sulle cause del guasto, ma avranno dieci giorni di tempo per concludere l'inchiesta. Il black-out sarebbe stato causato da un collasso del sistema di interconnessione nella rete di trasporto dell'energia dal nord-est dell'Argentina. L'indagine è incentrata nel down del sistema informatico che gestisce il polo energetico delle centrali idroelettriche di Yacyretá, sul Paraná, il fiume, a gestione argentina- paraguaiana, e Salto Grande, a gestione argentina-uruguaiana. Negli uffici del settore Energetica, a Buenos Aires, non si crede che il black-out sia stato causato da un attacco informatico, ma dai primi rilievi l'Edesur esclude che l'incidente possa essere stato determinato da un intervento umano e assicura che l'interruzione del servizio è avvenuta in modo automatico. A Santa Fe, nel nord-ovest, a San Luis nel centro e a Formosa nel nord del Paese, dove erano in programma le elezioni locali, si è votato con la luce dei cellulari.