Solleva un dubbio, e per quanto insostenibile, ci sarà sempre qualcuno disposto a crederci. In Ucraina, ci sono decine di giornalisti internazionali che raccontano e telecamere che fotografano gli orrori della guerra. Quello che è successo a Bucha, è un oltraggio che tutti hanno visto, ha detto il presidente americano; eppure, basta negare persino l'evidenza per trasformare anche un conflitto e i suoi morti in opinione. Alle Nazioni Unite, la versione della Russia è che gli ucraini si uccidono da soli e che i cadaveri nelle strade sono una messa in scena. Il ministro Lavrov ha accusato di provocazioni criminali quel che ha chiamato il regime di Kiev e l'ambasciatore di Mosca al Palazzo di Vetro ha promesso che oggi produrrà di ciò prove a suo dire schiaccianti. Per gli Stati Uniti, invece, le cose sono proprio come sembrano: le atrocità di Bucha sono una ulteriore evidenza di crimini di guerra da parte della Russia stupri torture e uccisioni dei civili non sono atti isolati ma parte di un piano più ampio. Per la prima volta, il Presidente Biden ha detto che Putin dovrebbe essere processato. Dal Cremlino, hanno risposto che prima si dovrebbero processare i bombardamenti sulla ex Jugoslavia, l'occupazione dell'Iraq e le atomiche su Hiroshima e Nagasaki, come se gli orrori del passato giustificassero quelli del presente. In settimana, Washington emanerà nuove sanzioni contro il settore energetico russo, mentre, insieme a Londra, chiederà all'assemblea generale dell'ONU di sospendere la Russia dal Consiglio di Ginevra per i diritti umani. Mosca si è risentita affermando che escluderla dagli organismi multilaterali non faciliterà i colloqui di pace.