Il gelato libanese è l'ultima tendenza a Parigi in materia di gelato artigianale, un mercato che sta conoscendo una crescita esponenziale. In gran parte il gelato all'italiana o all'americana iniziano a comparire nuove varietà da tutto il mondo, la richiesta c'è, fuori dalle gelaterie c'è sempre la fila. Tutto è cominciato con la pandemia, nel 2020 il mercato francese del gelato è cresciuto del 10%, ma era più che altro gelato confezionato venduto dalle grandi aziende come Unilever o Ferrero, ora a espandersi è anche il gelato artigianale, più costoso, dai gusti ricercati, magari bio, senza zucchero o senza lattosio. Molti sono negozi a gestione familiare come questo appena aperto nel cuore di Parigi da Terence Hill, l'attore che con lo stesso nome, Girotti, il suo nome di nascita, gestisce anche un'altra gelateria in Umbria. Crescono anche le catene, come l'italiana Amorino, che ha quasi 100 gelaterie in Francia e ha annunciato di voler raddoppiare la propria presenza in tre anni. Cosa ha reso il gelato tanto popolare? Oltre al cambio di abitudini durante il lockdown, c'è un fattore di temperature, il 77% delle vendite, secondo i dati più recenti delle associazioni di categoria, si fa tra aprile e settembre, quando fa più caldo e in un'estate, alla terza ondata di calore eccezionale in due mesi, le file si allungano.