Trump che sapeva che la folla fosse armata ma pretese che la Sicurezza fosse allentata. Trump che aggredisce il suo capo scorta perché non lo vuole portare al Campidoglio. Trump che lancia un piatto contro un muro e il ketchup cola sulle immacolate pareti stuccate della Casa Bianca. E' una testimonianza esplosiva e scioccante, quella resa a sorpresa davanti alla Commissione di Inchiesta sull' assalto al Congresso da Cassidy Hutchinson, braccio destro di Mark Meadows, allora capo dello staff dell'ex Presidente. Tenuta nascosta fino all'ultimo per evidenti motivi, inchioda ancora di più alle sue responsabilità il miliardario newyorkese. "Non me ne frega niente se sono armati, fateli passare, non ce l'hanno con me", ordinò ai suoi collaboratori dopo aver incitato i sostenitori a marciare verso l'edificio neoclassico. E fu allora che Pat Cipollone, Consigliere Legale della Casa Bianca, sibilò inorridito: "Stiamo per essere accusati di ogni crimine immaginabile". Il popolo di Trump che attaccò il Parlamento americano riunito per certificare le elezioni di Biden, era più pericoloso di quanto non si sapesse finora. Non solo lance e aste delle bandiere brandite per sfondare le fragili transenne ma anche coltelli e pistole e Trump voleva unirsi a loro. Dopo l'incendiario comizio sali sul SUV presidenziale e chiese di essere portato a Capitol Hill al rifiuto dell'agente che guidava, raggiunse il volante e provò a sterzare dal sedile anteriore il capo della scorta cercò di fermarlo e Trump per tutta risposta gli mise le mani al collo. Rientrato alla Casa Bianca l'eccesso d'ira, quando il Ministro della Giustizia si rifiutò di sostenere la tesi delle elezioni rubate. Pare che chiunque intorno fosse ben consapevole di dove potevano portare le azioni di Trump, Meadows e Giuliani, avvocato personale cercarono infatti di ottenere il perdono presidenziale tutto falso ha replicato sul suo social media personale il grande accusato, secondo il quale Cassidy Hutchinson, sarebbe solo una mitomane arrabbiata per non essere stata invitata nella sua villa in Florida, nell'udienza sono state documentate anche diverse intimidazioni ad alcuni testimoni sembra un dettaglio, ma non è quasi mai il crimine in sé, quanto il tentativo di insabbiamento a far cadere i Potenti.