È un misto di sentimenti quello che si raccoglie ai due lati del confine subito dopo il cessate il fuoco fra Israele e Libano. C'è chi è contento di tornare a casa e si mette subito in macchina coi materassi sul tetto, chi parla di vittoria e sventolare le bandiere di Hezbollah, chi si abbraccia per la fine di un incubo, chi aspetta e ancora non si fida, chi ricorda gli ostaggi ancora in mano ad Hamas e chi si preoccupa per la sorte di Gaza. In generale il sollievo per una pace provvisoria si accompagna alla sfiducia per un nemico che da entrambi i lati si percepisce come piegato, ma non definitivamente sconfitto.