"Un barbaro attacco", così Bruxelles definisce la pioggia di missili russi su Kiev che ha colpito tra l'altro sei missioni diplomatiche nella Capitale e che ha fatto diverse vittime. Ad essere centrato dai temibili Kinzhal e Iskander un ricco quartiere del centro della Capitale in cui hanno sede nello stesso edificio le missioni diplomatiche di Albania, Argentina, Autorità Palestinese, Macedonia del Nord, Montenegro e Portogallo. "L'attacco è una risposta", parole della Federazione ai missili Atacms lanciati dagli ucraini. Si contano morti a Kherson, a Kryvyi, zone residenziali colpite dai detriti dei missili. La battaglia nei cieli miete vittime indiscriminate tra civili anche se la contraerea ucraina ha intercettato e distrutto cinque missili e 40 droni. Kiev denuncia anche un imponente intrusione di informatica nei registri statali del Paese, contenente informazioni sensibili come nascite decessi, matrimoni e proprietà immobiliari e Zelensky inoltre segnala che per il terzo anno consecutivo i bersagli scelti dai russi durante le festività natalizie sono le infrastrutture energetiche e lo sforzo delle autorità energetiche nazionali è per ripristinare in breve tempo i servizi. Dopo lo scontro a distanza tra Zelensky e Putin il Presidente ucraino è tornato dal vertice europeo con la certezza di poter contare sul sostegno economico e militare dei 27 anche se i leader Ue non si sono mostrati compatti. L'arrivo imminente di Trump alla guida della Casa Bianca fa sentire i suoi effetti in tutta l'Europa.