Mangia riso, pesce e zuppe. I dolci si limita ad adorarli, beve molta acqua ma anche tre lattine al giorno di caffè in scatola. Chissà se sta tutto nell'alimentazione, il segreto della longevità di Kane Tanaka, la donna più anziana del mondo che ha appena spento le 119 candeline. Decana dell'umanità, suo malgrado, la signora che vediamo in queste immagini di qualche tempo fa, oggi risiede in una casa di cura a Higashi-ku in Giappone, è ancora in buona salute e occupa il suo tempo prevalentemente giocando a Otello e facendo brevi passeggiate nei corridoi della struttura. Tra i suoi hobby la scrittura e i calcoli, segreto forse per mantenere una mente lucida. Da quando sono arrivata qui non ho altra scelta che lavorare sodo, farò del mio meglio, disse in un'intervista rilasciata a una TV giapponese. Nella sua lunga vita raccontata dal figlio nel libro In Good and Bad Times, la signora Tanaka è sopravvissuta a tre epidemie: la spagnola, la SARS e finora il Covid-19, a due guerre mondiali, agli effetti della bomba atomica di Nagasaki e anche a un tumore al colon quando di anni ne aveva 103. Le ha viste tutte insomma. In fondo, non per tutti necessariamente una fortuna.