Bombardamento e macerie: ancora centinaia di vittime nello Yemen. Un raid aereo della coalizione militare saudita ha distrutto un carcere a Saada, la capitale, controllato dagli Huthi, ribelli filo iraniani. Tre morti anche immigranti africani diretti oltre il confine. Medici Senza Frontiere riferisce che le vittime affollano l'ospedale non l'unico della città. A diffondere le immagini più dure gli stessi Huthi che gestivano la prigione, autori per loro stessa rivendicazione di un attacco ad Abu Dhabi dove hanno perso la vita 3 persone il 17. Gli Emirati sono parte della coalizione saudita che sostiene il Governo dello Yemen; di qui l'escalation. Nella città portuale di Hudayda sul Mar Rosso tre bambini sono stati uccisi mentre giocavano in un campetto da calcio. L'ha confermato Save the Children: coinvolti in un attacco missilistico diretto ad un centro di telecomunicazioni chiave per la connessione dello Yemen a internet. Il Paese è rimasto così isolato dalla rete. Ancora prima, il giorno seguente all'attacco ad Abu Dhabi, un immediato ride ancora nella regione di Saada. Il Ministro della salute del Governo Houthi ha chiesto aiuto alle organizzazioni internazionali. Mancano le attrezzature mediche l'energia negli ospedali. Nelle strade di Saada, una grande protesta: dopo 7 anni di conflitto il Paese è devastato. Il numero delle vittime tra i civili negli ultimi tre mesi è aumentato del 61%. Secondo l'analisi di Save the Children. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha condannato gli attacchi dei ribelli Huthi in Arabia Saudita dei giorni scorsi, si invitano le parti a moderazione, il Paese è vittima della crisi umanitaria peggiore del mondo secondo le Nazioni Unite. Alla brutalità degli attacchi di questa guerra civile seguono fame disperazione e malattie.