Con oltre un terzo degli elettori ancora indecisi e la pandemia che dopo essere stata a lungo sotto controllo sta registrando da qualche giorno un'impennata dei contagi, circa 50.000 ieri, è iniziata oggi in Corea del Sud la campagna elettorale per scegliere il nuovo Presidente della Repubblica. Si voterà il 9 marzo e dei quattro candidati in lizza, due sono quelli che per ora sembrano appaiati: Lee Jae-myung ex governatore della riccia provincia di Gyeonggi, candidato del Partito Democratico attualmente al potere e Yoon Seok-youl un ex procuratore a sua volta più volte indagato che a sorpresa ha vinto la nomination del Partito Popolare attualmente all'opposizione. A differenza del 2017 quando il clima politico era surriscaldato per lo scandalo dell'ex presidente Park Geun-hye costretta alle dimissioni, arrestata, condannata e infine graziata pochi mesi fa proprio dal Presidente uscente Moon, sembra che i cittadini coreani stavolta siano poco interessati e che considerino entrambi i candidati sostanzialmente incapaci di risolvere i loro problemi: gestione della pandemia, ripresa economica, rapporti con il nord. A ravvivare le cose ci ha pensato prima il candidato dell'opposizione Yoon, dopo pochi giorni seguito anche da Lee. Entrambi hanno infatti prodotto un avatar utilizzando le sofisticate tecniche del deepfake si presentano sulla rete, ma anche dal vivo su schermi giganti usando un linguaggio diretto, a volte anche volgare, nei confronti degl'altri. Li vediamo qui in questi video prodotti dai rispettivi uffici stampa e che pare stiano risvegliando un minimo di interesse per le elezioni. Salve sono l'avatar di Lee, recita il sosia virtuale del candidato governativo, vi chiedere perché mi metto anch'io a fare queste cose, beh se lo fanno quelli dell'opposizione vi pare che non lo sappiamo fare anche noi. Insomma per ora il livello è questo.