Condizioni stabili, nessuna polmonite in corso. Respira da solo, sia pure con un trattamento d'ossigeno standard. Tradotto, non ha bisogno di un ventilatore né di un supporto non invasivo. Termina così la prima giornata in terapia intensiva di Boris Johnson. Ad aggiornare sulle sue condizioni di salute è Dominique Raab, Ministro degli Esteri ed ora di fatto Premier facente funzioni. Come potete immaginare questa situazione è stata uno choc per tutti noi. Non è solo il nostro Primo Ministro, il nostro capo, ma è anche un collega. un amico. Ma sono fiducioso, è un combattente e tornerà presto. Tornerà presto è l'augurio, più che la certezza, che nessuno può avere. Il Covid-19 evolve velocemente e comunque richiede tempo. "Il Governo continua a lavorare seguendo le indicazioni che Boris ci ha dato" assicura Raab. In primis, far rispettare il lock down per battere il coronavirus. Non risponde però a chi gli chiede se abbia o meno l'autorità di fare, se necessario, scelte decisive. Anche questa è una situazione senza precedenti. Mentre il Paese guarda al Saint Thomas Hospital con il fiato sospeso, gli esperti del Governo sembrano sia pur minimamente speranzosi. Ad oggi nel Paese ci sono più di 55000 casi di contagio e si sono contate più di 6000 vittime. Eppure dicono, guardando ai dati quotidiani, non ci sono accelerazioni e dunque, forse, le cose iniziano a migliorare. È presto però ancora per dirlo. Bisogna continuare a rispettare le misure di distanziamento sociale. Insomma, la fine del lock down per adesso non è all'ordine del giorno. Al Saint Thomas Hospital guardano anche dal Castello di Windsor con un messaggio alla famiglia ed uno alla fidanzata Kerry Simons, anche la Regina e la seguiranno Carlo e William. Esprime la sua vicinanza e augura il meglio al suo quattordicesimo Primo Ministro.