Iniziamo col dire che lo chiamiamo impropriamente accordo. Intendo dire che per essere davvero definito tale dovrebbe essere controfirmato dal Presidente libanese che sappiamo essere una figura che manca da due anni. In ogni caso, questi sono i punti fondamentali. Punto numero 1: la creazione di una zona cuscinetto, una zona che si estende per 30 km, lo potete vedere anche in questa cartina, dal fiume Litani al confine. Una zona di sicurezza. Punto numero 2: entro 60 giorni, le Milizie sciite di Hezbollah devono ritirarsi a nord del fiume Litani e contemporaneamente e progressivamente l'esercito israeliano dovrebbe lasciare il sud del Libano. Altro elemento molto importante è quello che per garantire la sicurezza viene impiegato l'esercito libanese che schiera 5mila forze, 5mila uomini. Questo, insieme a UNIFIL. In tutto questo ci sarà anche un comitato internazionale che avrà il compito di vigilare sulla riuscita di questo accordo di questo cessate il fuoco. Quanto durerà? Al momento non è dato sapersi. Potrebbe durare per quel che ne sappiamo noi anche un anno. Un altro elemento che volevo però farvi vedere è che questo accordo e tutto quello che in un qualche modo del quale noi stiamo parlando, era già previsto nella risoluzione ONU 1701 del 2006, cosa cambia? Innanzitutto che Hezbollah in questo momento è una forza molto molto indebolita, l'altro elemento fondamentale è questa maggiore presenza dell'esercito libanese. Lo abbiamo detto poco fa con ben 5mila uomini. Un altro elemento veramente importante è proprio questo: le possibili diverse regole di ingaggio di UNIFIL. Perché lo sappiamo, Tel Aviv in questo momento vorrebbe che le forze UNIFIL si trasformassero diciamo così da forza di pace a forza in grado di imporre la pace.