Se crescono ovunque in Europa i contagi da Coronavirus un dato in controtendenza è quello tedesco. In Germania continua a diminuire l'incidenza settimanale, che nel giorno di Natale è scesa a 220,7 su 100 mila abitanti, contro i 315,4 della settimana precedente. Gli esperti si chiedono se il paese sia riuscito a contenere l'ondata. L'inversione di tendenza sembra avere un legame con le restrizioni imposte dal governo. Il 2 dicembre è iniziato quello che è stato ribattezzato il lockdown per i non vaccinati. Quel giorno i contagi erano 74.000, a Natale sono scesi a 10.100. Le autorità sanitarie locali però restano preoccupate, i numeri potrebbero essere viziati da un rallentamento, a tratti una sospensione, come è accaduto nelle regioni di Amburgo e Berlino, del tracciamento a causa delle festività natalizie. Nonostante i bollettini epidemiologici in miglioramento resta il timore per un'ondata legata alla variante Omicron, per questo il governo esorta i cittadini a vaccinarsi. 35mila tedeschi si sono vaccinati nel giorno di Natale. Diversi e in crescita invece i dati francesi. Il giorno di Natale è stata superata la preoccupante soglia dei 100.000 casi, un record dall'inizio della pandemia. Se l'inquietudine è alta per il diffondersi della variante Omicron il numero delle ospedalizzazioni in Francia non è in crescita nonostante i contagi in salita. 1.271 i ricoveri nel giorno di Natale contro i 1.245 del 19 dicembre. Nel Regno Unito il tracciamento si è interrotto nei giorni delle festività ma la tendenza del contagio era prima in crescita. Il premier Boris Johnson ha spiegato che per ora non introdurrà nuove misure anche se Scozia, Galles e Irlanda del Nord hanno invece messo nuovi limiti a ritrovi e attività ricreative per evitare l'aumento dei casi.