Nel centro di Vienna una folla eterogenea di manifestanti si erge a paladina della libertà: protesta contro l'introduzione dell'obbligo vaccinale. Secondo il Governo, però, è proprio l'obbligo di vaccinazione che renderebbe liberi, soprattutto da eventuali lockdown futuri. "Chiaramente in Austria c'è molta polarizzazione su questo tema. Ai vaccinati è stato promesso che non ci sarebbero più stati lockdown. La politica ha cercato di contenere il malcontento di chi si era vaccinato ma ora, qualche giorno prima del voto sull'obbligo di vaccinazione, non si conoscono le modalità e si è capito che l'annuncio è stato fatto troppo in fretta". Come verrà votato, giovedì, in Parlamento, l'obbligo vaccinale non è ancora chiaro, ma dovrebbe prevedere una multa di 600 euro trimestrali per i trasgressori. "Ho fatto ora la terza dose e sono favorevole ai vaccini, ma non so se l'obbligo sarebbe una buona soluzione". Intanto l'Austria ha fatto grandi passi in avanti sui vaccini, arrivando al 74% della popolazione con ciclo completo. Questo è stato possibile grazie anche a diverse iniziative, come dei tram itineranti dove ci si può vaccinare. "Grazie a questi tram abbiamo avuto un numero maggiore di prime dosi. Sembra che l'iniziativa funzioni". A questo si aggiunge la strategia della capitale, con tamponi molecolari a tappeto da fare a casa in maniera autonoma. Si chiama "Alles Gurgelt" e sta portando ottimi risultati. Si accede all'App con un codice identificativo e ci si filma mentre si esegue il test. Un laboratorio di analisi convenzionato lo analizza e invia il risultato entro 48 ore. "Tra la città di Vienna e il circondario vivono circa 2 milioni e mezzo di persone. Ogni giorno processiamo circa 300.000 test, in pratica quasi il 10% della popolazione. Anche se non è consigliato testarsi tutti i giorni, ma ogni due o tre". Grazie a queste misure, al tracciamento, e con l'arrivo dell'obbligo vaccinale, l'Austria punta a sconfiggere la nuova ondata di Covid dovuta alla variante Omicron.