Ci scusiamo con i nostri clienti ma abbiamo esaurito tutte le opzioni e risorse a nostra disposizione. Più che un comunicato è una resa incondizionata, quella che le compagnie aeree sono state costrette a diramare, perché tra tempeste di acqua e di neve ma soprattutto a causa di Omicron, che corre inesorabile, sono migliaia i voli che continuano ad essere cancellati negli aeroporti di tutto il mondo, spegnendo così le speranze dei tanti passeggeri finora pronti a raggiungere amici e parenti per le festività natalizie. Il caos è soprattutto negli Stati Uniti perché al maltempo si stanno sommando gli equipaggi che finiscono in quarantena o che si ammalano a causa del Sars-cov-2 e delle sue mutazioni con le compagnie aeree, come la United, la Delta, la JetBlue, l'Alaska Airlines, ma anche la tedesca Lufthansa che non riescono a riprogrammare i voli per mancanza del personale necessario a far volare gli aerei. La situazione fotografata dal sito FlightAware, che monitora ogni giorno l'andamento dei decolli e degli atterraggi ai quattro angoli del pianeta, si fa intanto più complessa di ora in ora, con danni economici pesanti in quello che era tra i periodi di punta dell'anno. Oltre alle cancellazioni anche migliaia di ritardi si sommano infatti allo sconvolgimento del traffico aereo innescato soprattutto dalla variante del Covid già nei giorni che hanno preceduto le feste. Durante la Vigilia sono state registrate circa 2.400 cancellazioni e 11.000 ritardi, numeri record superati però nel giorno di Natale con più di 2.800 voli rimasti a terra.