Più sovrana e più forte perché più unita. In quasi due ore di discorso all'università Sorbona di Parigi Macron ha voluto disegnare l'Europa della prossima legislatura così come la vorrebbe, partendo dal presupposto che l'Unione Europea non è al sicuro. Da qui la necessità di collaborare per rendere l'Europa più competitiva di fronte alle sfide globali e alla concorrenza americana e cinese. Senza parlare di un esercito unico europeo Macron ha evocato una collaborazione strategica tra difese nazionali, la creazione di un accademia militare europea e la necessità di dare la precedenza agli acquisti militari nazionali o europei, ma ha anche parlato di frontiere comuni da difendere dall'immigrazione illegale e di interessi economico-commerciali da tutelare come Unione di fronte alle crisi future. Non sono mancate le critiche al tempismo di Macron, manca infatti poco più di un mese alle elezioni europee e la presa di parola del presidente in questa sede è stata vista da molti come una spinta alla campagna elettorale questo voto del suo gruppo, che nei sondaggi resta sempre secondo ben distante dalla estrema Destra da Rassemblement National. Proprio alla fine del suo discorso Macron si è rivolto chiaramente a sovranisti e nazionalisti che mettono in pericolo l'Unione Europea. Uno scontro a distanza a cui Rassemblement National non si sottrae, anzi, rilanciato da Jordan Bardella, che ha deciso di presentare il programma per queste europee nella stessa giornata, confermando così una strategia costante in questa campagna elettorale dell'estrema Destra francese, in cui Macron è l'avversario principale considerato responsabile di aver cancellato la Francia a vantaggio dell'Unione Europea.