Finita una campagna elettorale se ne fa un'altra, appena il tempo di ricevere la notizia dello scioglimento dell'Assemblea Nazionale da parte di Macron, i partiti francesi stavano già preparando la campagna per il voto delle Legislative. L'entourage del Presidente si dice ottimista all'idea di poter riconquistare la fiducia dei cittadini francesi tramite nuove elezioni, utilizzando la minaccia di un Governo di estrema Destra per compattare un fronte anti Rassemblement National, un'alleanza che garantisca insomma una Maggioranza più solida di quella ottenuta con le Legislative del 2022. L'invito a collaborare è stato esteso a tutti i Parlamentari anche dell'opposizione purché Repubblicani, escludendo così soltanto la Destra e la Sinistra più radicali. Un nuovo discorso di Macron previsto presto dovrebbe dare qualche dettaglio in più. Intanto anche la Sinistra e la Destra si stanno muovendo per formare alleanze, i risultati elettorali deludenti della Sinistra fatta eccezione per i Socialisti hanno rianimato l'idea di unione popolare che veda comunisti, socialisti la France Insoumise di Melenchon insieme per le Legislative. ma le divergenze sono tante. La campagna elettorale per le Europee appena conclusa le ha rese più amare. Infine anche Rassemblement National ragiona sull'ipotesi di unirsi con Reconquet, il partito di Eric Zemmour per conquistare più seggi. Di certo il partito di Le Pen non nasconde il proprio obiettivo, il poster elettorale già presentato per le Legislative recita: "Jordan Bardella Primo Ministro". Comunque vada la campagna elettorale sarà breve anzi brevissima, Macron ha scelto come date per il voto le più vicine consentite dalla legge francese: 30 giugno e 7 luglio il secondo turno, a soli pochi giorni dall'inizio delle Olimpiadi qui a Parigi.