I neo eletti deputati del Bundestag hanno iniziato in queste ore a incontrarsi. Dalle elezioni di domenica infatti emerge una chiara formazione del parlamento ma non la certezza sul nome del prossimo cancelliere della Germania. I Socialdemocratici di Olaf Scholz hanno vinto anche se con soli 1,6 punti percentuali in più rispetto ai cristiano democratici. Eppure quella CDU orfana di Angela Merkel che ha ottenuto una sconfitta storica non vuole farsi da parte. Non vuole farsi da parte il candidato Armin Laschet che, nonostante abbia ammesso le sue responsabilità per il risultato, è intenzionato a tentare di negoziare una coalizione da lui guidata. La prima linea del partito però non lo appoggerebbe, sarebbe anzi pronta alla resa dei conti, raccontano i giornali tedeschi. Con il passare delle ore sembra sempre più chiaro che a decidere chi sarà cancelliere in Germania non saranno soltanto i voti dei due grandi partiti tradizionali ma le trattative tra due movimenti emersi come ago della bilancia dal voto di domenica, i Verdi e i Liberali. I Socialdemocratici hanno escluso un ritorno al passato con una grande coalizione a due con la CDU così le opzioni possibili vedono o l'SPD o la CDU alla guida di un governo assieme ai Verdi e ai Liberali dell'FDP. Benché molto differenti su temi fiscali ed economici i vertici dei due movimenti hanno fatto emergere in queste ore dichiarazioni che vanno nel senso di un'intesa. La stampa tedesca ha dato conto di un incontro in queste tra il leader liberale Christian Lindner e i verdi Annalena Baerbock e Robert Habeck. Quest'ultimo avrebbe già avanzato la pretesa della vice cancelleria in un governo con SPD e liberali. Saranno insomma i partiti più piccoli a dare una direzione alla svolta tedesca, una volta interpellati dai due candidati cancelliere. Allora inizieranno le contrattazioni per le poltrone chiave e potrebbero durare settimane.