Proseguono le ricerche dei migranti fuggiti dal Cara di Pian del Lago, in provincia di Caltanissetta. Decine di carabinieri e poliziotti perlustrando il territorio della provincia siciliana in cerca di 100 persone scappate dal centro dove stavano trascorrendo il periodo di quarantena obbligatoria. Nessuno di loro sarebbe risultato positivo al Coronavirus, ha fatto sapere il sindaco Roberto Gambino, chiarendo che chiederà al Governo di non inviare più immigrati a Pian del Lago. Secondo il primo cittadino, infatti, l'evasione di massa dimostrerebbe come nel Cara, che in tutto ospitava 350 persone, non ci siano condizioni di sicurezza adeguate. La fuga di Caltanissetta non è un episodio isolato in Sicilia. A Pozzallo, dopo lo sbarco, sono scappati 30 tunisini, mentre tra i profughi arrivati nel porto ragusano sono stati accertati due casi di positività al Covid. Intanto a Lampedusa e nella vicina Linosa continuano gli sbarchi. Dopo l'appello lanciato dal Sindaco di Lampedusa circa 320 persone sono state trasferite dall'hotspot dell'isola, ormai al collasso, ma la situazione rimane critica a causa del sovraffollamento. Di fronte ai continui arrivi il Viminale ha indetto una gara per trovare una nave quarantena da utilizzare per i migranti che sbarcano sulle coste italiane, ma a preoccupare è la situazione al largo di Malta, dove circa 140 persone sono in difficoltà su due imbarcazioni diverse. A dare l'allarme è stata Allan Von, che ha denunciato l'indifferenza delle autorità maltesi di fronte alle richieste di intervento. Una prima barca trasporta 45 persone, ma è dalla seconda che arriva il grido disperato dei 95 migranti a bordo. “Stiamo morendo!” dicono ad Allan Von dal mare. Non bevono da oltre un giorno, il motore è in avaria e stanno imbarcando acqua.