Un momento di confronto nelle scuole sull' antisemitismo e razzismo nel corso delle prossime settimane. A volerlo è Emmanuel Macron che l'ha annunciato in Consiglio dei Ministri, parlando dell'antisemitismo come di "Un flagello che colpisce la società francese". Se ne discute da tempo a maggio i dati del Ministero dell'Interno avevano indicato un aumento del 300% degli atti antisemiti in Francia nel primo trimestre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023. Un fenomeno innescato dal conflitto in Medio Oriente che era già entrato a far parte della campagna elettorale per le Europee, con la Sinistra più radicale accusata anche dallo stesso Macron di flirtare con l'antisemitismo e di essere ambigua nella condanna degli attacchi del 7 ottobre. Ma il tema è tornato protagonista anche in questa nuova campagna elettorale per le Legislative, in particolare hanno fatto discutere le parole di Serge Klarsfeld, storico difensore della causa dei deportati ebrei francesi divenuto celebre per le sue battaglie contro l'impunità dei responsabili nazisti dopo la guerra. Klarsfeld si è schierato a favore del Rassemblement National allontanatosi secondo lui dalle posizioni antisemite del passato e contro la Sinistra radicale della France Insoumise di Melenchon etichettata invece come violentemente antisionista e antisemita. Un tabù è stato così infranto facendo reagire alcuni ex deportati ebrei che non vedono di buon occhio l'avvicinamento della comunità all' estrema Destra. Ma ad alimentare il dibattito è anche la cronaca di questi ultimi giorni: sabato scorso nella periferia Nord-Ovest di Parigi una ragazzina di 12 anni di famiglia ebrea è stata vittima di uno stupro da parte di tre ragazzini di 12 e 13 anni, un gesto di terribile violenza motivato da ragioni antisemite. I responsabili sono indagati per stupro su minore e violenza aggravata da odio religioso, hanno infatti ammesso di aver voluto punire la dodicenne per vendetta dopo che questa non aveva detto loro apertamente di essere ebrea.