Mantenere il dialogo, espande la cooperazione e gestire le differenze in modo da garantire una transizione senza scossoni era l'obiettivo cinese. Una transizione fluida mirata ad una relazione bilaterale sana, stabile e sostenibile, il messaggio passato da Xi Jinping a Joe Biden nel corso dell'ultimo incontro bilaterale tra i due che ha visto il presidente americano uscente ribadire come il rapporto bilaterale debba essere inquadrato come competizione, e non conflitto. Parole e valutazioni che ora andranno al vaglio del neo Presidente Donald Trump, che da parte sua ha già detto che terrà la linea dura con la Cina e ha promesso di imporre dazi doganali sulle importazioni cinesi per proteggere l'industria americana. Un incontro, quello tra Biden e Xi, avvenuto alla vigilia di un G20 a guida brasiliana dedicato ai dossier dell'inclusione sociale, transizione green, riforma della governance globale. I grandi del mondo devono ancora arrivare, ma la spiaggia di Copacabana è già diventato il palcoscenico di proteste che vogliono dettare l'agenda del G20 sotto presidenza brasiliana. A partire da quella condivisa con il padrone di casa, così sulla spiaggia compaiano 733 piatti vuoti, a simboleggiare i 733 milioni di esseri umani che nel 2023 hanno sofferto la fame. A Rio de Janeiro, tra imponenti misure di sicurezza ne parleranno i leader che rappresentano il 85% del PIL mondiale e il 75% del commercio planetario spesso avversari e a volte anche nemici. Voci distinte e spesso distanti così il negoziato sulla dichiarazione finale è ancora aperto, l'obiettivo è raggiungere un linguaggio condiviso, ma le divergenze sono su diversi fronti, in primis guerra in Ucraina e conflitto in Medio Oriente.