Il prestito di circa 50 miliardi è già stato annunciato che verrà fornito dagli Stati Uniti poi anche Canada, Regno Unito e probabilmente Giappone, compatibilmente chiaramente con i suoi limiti costituzionali, hanno annunciato di voler probabilmente partecipare. Attualmente non intervengono in questo prestito le nazioni europee anche considerando il fatto che gli asset si trovano tutti immobilizzati in Europa ovviamente e quindi l'Europa contribuisce già individuando il meccanismo di garanzia per la restituzione di questo prestito.