Ha il sapore del primo giorno di scuola, a distanza naturalmente questo assaggio di G7. L'incontro clou si terrà a giugno in Cornovaglia. Ha visto al loro debutto internazionale ben tre leader, oltre a Mario Draghi, il presidente americano Joe Biden, il premier giapponese Yoshihide Suga. Il primo G7 a Brexit ormai realizzata per il Regno Unito, il primo per tutti in un mondo che in un futuro post pandemia si ha la consapevolezza che non sarà più lo stesso. Non ne usciremo se non avanzeremo tutti insieme, ha ricordato il padrone di casa, il premier britannico Boris Johnson. Tutti sta ad indicare anche e soprattutto quei Paesi che, per ora, a causa della povertà sono stati esclusi dalla corsa ad accaparrarsi dosi di vaccino. E così i leader del Paese che ha garantito a circa un terzo della propria popolazione adulta già la prima dose, assicura che ogni surplus sarà destinato alle Nazioni più svantaggiate sotto l'ombrello di Kovacs. Questo primo incontro è servito per iniettare nuovo denaro, 4 miliardi di dollari per un totale di 7 miliardi e mezzo nell'iniziativa per la distribuzione globale ed equa dei vaccini. Usa, Germania i paesi più generosi. Il Ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz ha annunciato un miliardo e mezzo di euro. Da Londra arriva anche un appello agli altri leader per impegnarsi a ridurre i già velocissimi tempi di messa a punto di vaccini anti covid, da 300 a 100 giorni, pensando alle minacce che potrebbero rappresentare in futuro le varianti.