L’acciaio americano e mani americane hanno costruito questo messaggio da 100.000 tonnellate al mondo. Con queste parole, durante la cerimonia di messa in servizio alla base navale di Norfolk, in Virginia, il Presidente Trump ha presentato ad alleati e nemici il nuovo gioiello della US Navy, la portaerei Gerald Ford, la più potente e costosa al mondo. Prende il nome dal trentottesimo comandante in capo degli Stati Uniti, eroe della seconda guerra mondiale, che ha appreso questa notizia con orgoglio e umiltà poche settimane prima della morte nel 2006. Un progetto che ha sfiorato i 13 miliardi di dollari, ampiamente criticato da Trump in campagna elettorale. È lunga oltre 330 metri, come tre campi da football, e spinta da due reattori nucleari che le garantiscono i 30 nodi di velocità. Può trasportare 75 aerei e conta 4.600 membri di equipaggio divisi tra piloti, ufficiali e 2.600 marinai, 600 in meno della Nimitz, la classe che poco per volta sarà rimpiazzata dalla Ford. È la prima portaerei progettata in 40 anni e sostituisce la Enterprise, ritirata nel 2012, che delle sue imprese ne ha fatto il proprio motto: noi siamo leggenda.