Le decisioni sono state annunciate a pochi minuti l'una dall'altra: Germania, Francia, Italia, Spagna, i Paesi più grandi dell'Unione europea hanno deciso di sospendere le vaccinazioni con il preparato di AstraZeneca, accodandosi a quanto già stabilito dall'autorità di diversi stati europei ed extraeuropei. Provvedimenti precauzionali in attesa che l'EMA faccia chiarezza su eventuali legami con alcuni casi di coagulazione del sangue in soggetti che avevano ricevuto questo tipo di vaccino. Secondo l'autorità tedesca competente, sono stati rilevati alcuni seri casi di trombosi rara in connessione con una carenza di piastrine e sanguinamento temporale. Le sospensioni sono al momento temporanee: in Spagna dureranno almeno 15 giorni; in Francia lo stretto necessario. Fino ai chiarimenti dell'Agenzia europea del farmaco. Eppure, proprio qualche ora prima degli annunci in Euro Parlamento, il responsabile della strategia vaccinale dell'Ema, Marco Cavalleri, già diceva di non vedere alcun problema nel proseguire con AstraZeneca, in quanto i benefici continuano a superare i rischi. Concetto ribadito anche in un successivo comunicato dell'agenzia in cui si spiega che l'incidenza delle trombosi tra i vaccinati con AstraZeneca, non è più elevata rispetto a quella sulla popolazione generale. Le indagini vanno comunque avanti e le conclusioni dovrebbero essere tirate nella riunione straordinaria, fissata per giovedì. Nelle prossime ore si riuniranno anche gli esperti dell'OMS per discutere la sicurezza del preparato di Oxford, ma al momento, si fa sapere, non è stato individuato alcun legame con gli episodi di trombosi e dunque i Paesi dovrebbero continuare a usare questo vaccino. Intanto, sempre dall'EMA arrivano aggiornamenti sull'efficacia dei vaccini: Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson, vanno bene, contro tutte le varianti, AstraZeneca, sembra invece non funzionare contro quella sudafricana.