Il paragone è spaventoso ma rende l'idea, è come se ogni anno sparissero in Italia tutti i bambini da 0 a 10 anni, perché 5 milioni di bimbi nel mondo muoiono prima di compiere i 5 anni. È l'allarme che, nella Giornata Mondiale dei diritti dell'Infanzia, lancia il Cesvi, un'organizzazione laica indipendente che opera per la solidarietà internazionale. 148 milioni di piccoli soffrono di arresto della crescita, 45 milioni sono deperiti. La malnutrizione acuta è fra le principali cause ma pesano anche le guerre, la povertà, l'insicurezza alimentare e i cambiamenti climatici. Il Corno d'Africa vede alternarsi periodi di siccità estrema a violente inondazioni. In Somalia il livello di malnutrizione è altissimo così come il tasso di mortalità. A Gaza è imminente il rischio carestia. Dall'indice globale della fame del Cesvi emerge inoltre che in 27 paesi i livelli di arresto della crescita sono talmente elevati da avere conseguenze molto preoccupanti sulla salute pubblica, in particolare in Burundi, Yemen e Niger dove circa la metà dei bimbi subisce un ritardo nel normale sviluppo. Anche in India e Sudan si riscontrano percentuali straordinarie di deperimento infantile per non parlare della mortalità che in 5 Paesi dell'Africa continua ad essere ben superiore al 10%. Dati drammatici che confermano come si sia ancora molto lontani dall'obiettivo Fame zero da raggiungere entro il 2030.