Guerra in Ucraina, Cremlino: finora nessun accordo specifico

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15 ore fa

Siamo ancora ai preliminari di un cessate il fuoco, figuriamoci della pace. Un nuovo round di colloqui tra funzionari americani e ucraini questa mattina ha fatto seguito alle 12 ore di trattativa di ieri tra Russia e Stati Uniti. I delegati delle due superpotenze hanno provato a trovare un terreno comune, per proseguire la trattativa diplomatica. Il Cremlino fa sapere che finora non è stato raggiunto alcun accordo specifico, che i risultati dei colloqui sono ancora sotto analisi, e che non verranno resi pubblici. Il capo negoziatore russo, Grigori Karasin ha così raccontato il negoziato. Abbiamo discusso di tutto e il dialogo è stato dettagliato e complesso, ma molto utile per noi e per gli americani. Cosa significhino queste parole all'atto pratico ancora non è chiaro, se non che Stati Uniti e Russia vogliono continuare a parlarsi. Le due parti avrebbero discusso di rilanciare l'accordo per l'esportazione del grano ucraino sul Mar Nero, da cui la Russia era uscita nel 2023. Un accordo solo su questo punto sarebbe davvero un accordo solo di facciata per poter dire di aver raggiunto un qualche risultato, visto che l'Ucraina, ormai da un anno ha sostanzialmente vinto la battaglia sul Mar Nero e riesce ad esportare il suo grano, senza la minaccia russa. Ma comunque sarebbe un primo passo verso la diplomazia, come lo sono gli scambi di prigionieri. Che le condizioni poste dal Cremlino per fermare l'aggressione, non siano minimamente cambiate ne sono ben consapevoli gli ucraini. Ne ha parlato anche il Presidente Zelensky, nel ricordare l'attacco a Sumy che ha colpito una scuola e gli edifici residenziali vicini, facendo quasi 100 feriti, tra cui oltre 20 bambini. La guerra è stata portata dalla Russia ed è sulla Russia che bisogna fare pressione per costringerla a porre fine a questo conflitto, ha detto Zelensky. Ciò significa sanzioni, significa sostegno all'Ucraina, significa coordinamento internazionale.