La crisi alimentare è dietro l'angolo, i prezzi del pane in Medio Oriente sono già saliti oltre la soglia consentita e la pressione su Mosca affinché contenta, almeno alle navi cargo, di partire da porti ucraini e percorrere il Mar Nero aumenta. Ma, da Mosca, arriva una finta apertura: siamo disposti a creare corridoi per grano e cereali a patto che l'Europa tolga le sanzioni dicono, proposta bollata subito a Bruxelles come pura provocazione. Pessimista anche il Ministro degli Esteri ucraino Kuleba sulla creazione di corridoi sicuri per le navi in Mar Nero. "Nel momento in cui andremo a creare questo passaggio sicuro e l'entrata verso il porto di Odessa sarà sminata come ci assicuriamo che, di notte o la mattina presto, la Russia non andrà a violare questo accordo sul passaggio sicuro e le navi militari non entreranno di nascosto nel porto di Odessa. Quindi tutta la storia questo corridoio è una questione di fiducia nei confronti della Russia come potrà credo immaginare è molto problematica, questa questione, la fiducia nei confronti della Russia è una questione molto problematica. Quindi adesso stiamo lavorando con l'ONU per trovare una modalità di affrontare questo problema della sicurezza, ma soltanto per l'Ucraina." Intanto l'Europa studia il modo di confiscare i beni già congelati degli oligarchi russi per riutilizzarli in aiuti economici agli ucraini, un'Europa che è stata lodata a Davos da Kuleba, secondo il quale, l'Unione ha preso decisioni rivoluzionarie che neanche immaginava. Duro invece il suo giudizio sulla NATO accusata di non aver fatto praticamente nulla contro l'invasione russa. l'Ucraina vuole più armi per contrattaccare in Donbass, dove continua a perdere terreno e Kuleba ha chiesto lanciarazzi multipli agli Stati Uniti.