La guerra sarà lunga, servono più soldati da entrambe le parti. Vladimir Putin ha firmato un decreto per aumentare del 15% il numero dei soldati dell'esercito russo, una misura che riguarderà oltre 170 mila persone. Non è la mobilitazione generale, ma poco ci manca ed è dovuta alle minacce della guerra in Ucraina e all'espansione della NATO. Parallelamente anche il Presidente ucraino Zelensky, che conta su una popolazione molto più ridotta, ammette che serviranno nuove regole per l'arruolamento dei soldati, dopo il fallimento della controffensiva e l'alto numero di perdite umane. Stando ai russi i soldati ucraini morti finora sarebbero almeno 125 mila. Non solo gli ucraini sono meno dei russi, ma molti sono anche scappati all'estero per sfuggire i combattimenti, che per l'Ucraina non stanno andando bene. Kupyansk, riconquistata un anno fa, è bombardata costantemente, Adriivka è assediata da 3 lati. I russi sembrano ovunque più forti. Zelensky, che prima è andato a visitare le truppe sul fronte est di Kupyansk e poi ha incontrato i bambini che vanno a scuola in aule ricavate nella metropolitana di Kharkiv, ha spiegato che con l'inverno la guerra entra in una nuova fase e ha detto di essere soddisfatto perché i suoi uomini non stanno perdendo terreno rispetto ai russi. Non esattamente un'ammissione di successo per un Paese che vede ancora il 20% del territorio occupato dal nemico, e sempre meno speranze di recuperarlo in tempi brevi, anche quando arriveranno l'anno prossimo i tanto attesi jet F16. Tanto che proprio ieri Zelensky ha annunciato che bisogna accelerare la costruzione di fortificazioni su tutta la linea del fronte, per non perdere altro terreno. Di riconquistarlo non si parla più.