Droni ucraini avrebbero distrutto, danneggiato e incendiato circa 40 aerei da bombardamento nelle retrovie russe, in una operazione su larga scala senza precedenti, nome in codice "Ragnatela". Mancano le conferme ufficiali, ma secondo le stime ucraine i danni per la Russia, ammonterebbero già ad almeno 2 miliardi di dollari. E poi ci sono i due ponti crollati nella notte con morti, decine di feriti e l'ombra dei sabotatori ucraini in territorio russo. Due potenti esplosioni hanno infatti fatto crollare due ponti autostradali e ferroviari, nelle regioni russe di Briansk e Kursk, proprio mentre i treni li stavano percorrendo, immediati e complicati i soccorsi, con il Presidente Putin che è stato tenuto informato tutta la notte sulla situazione, si indaga per terrorismo, ma non basta un altro treno militare russo è deragliato nella parte della regione di Zapiscia occupata da Mosca vicino Melitopol. In questo caso l'SBU, l'intelligence militare di Kiev, ha direttamente rivendicato l'attentato. Parallelamente il Comandante in capo delle forze armate ucraine Sirski fa sapere che l'offensiva di primavera dell'esercito russo non riguarda solo il Donbass, dove la pressione sui nodi strategici di Toriesk e Pokrovsk è massima ma si è intensificata anche nella regione di Zaporizhzhia e quella di Sumi. Qui le autorità di Kiev hanno già evacuato decine di villaggi vicini al confine, perché i russi avrebbero accumulato già 50000 soldati pronti ad un'ulteriore invasione da nord, la stessa che stando al presidente Zelensky i russi avevano preparato lo scorso anno e che sarebbe stata evitata solo grazie al blitz ucraino nel Kursk, poi respinto. Adesso i russi premono al confine e Mosca rivendica la conquista di un altro villaggio nella regione. Intanto, un missile russo ha colpito un'area di addestramento dell'esercito ucraino, uccidendo più di 10 soldati e ferendone oltre 60. Tutti questi non sembrano esattamente segnali di pace in vista dei colloqui di Istanbul, confermati da entrambe le parti. .























