Sì, è proprio lui. La conferma definitiva è arrivata dopo il test del DNA effettuato dalla commissione di inchiesta russa sui corpi rinvenuti nella carcassa del lussuoso jet privato Embraer inspiegabilmente esploso in volo nella regione di Tver, vicino Mosca. Insomma, è stata scritta la parola fine alla misteriosa parabola di Yevgeny Prigozhin, il capo della Wagner, e dei vertici della compagnia privata di contractor. Tra le vittime dello schianto, avvenuto il 23 agosto scorso, a due mesi esatti dall'altrettanto misterioso tentativo di golpe guidato da Prigozhin, c'è anche il fondatore Dmitrij Utkin. Questo non toglie che le teorie paranoiche, alimentate in passato dallo stesso capo della Wagner, continuino a proliferare. Di Prigozhin si sa della sua straordinaria capacità di camuffarsi e di far perdere le tracce. Riemergono degli archivi le notizie di una sua precedente morte, avvenuta in un incidente aereo in Congo, nel 2017. E poi, bizzarra analogia, fanno notare i suoi sostenitori, in una sua recente intervista il capo della compagnia privata aveva fatto riferimento a un incidente aereo, paragonandolo alla situazione in Russia. Questa storia è manna per gli amanti della teoria del complotto e del resto la Russia sembra tornata ad essere circondata da una spessa cortina di ferro, come ai vecchi tempi. In questo contesto molto opaco ci si deve affidare a indiscrezioni, con tutti i rischi che comportano. E quindi bisogna prendere con cautela la notizia secondo cui ci sarebbe già il nome del successore di Prigozhin. E, qualora venisse confermato, sarebbe davvero inquietante: si tratterebbe infatti di Viktor But, per tutti il mercante di morte. But, infatti, è stato protagonista di uno scambio gestito direttamente dal Cremlino dopo l'arresto pretestuoso della cestista americana Brittney Griner. Ex KGB. è specializzato nella guerriglia e destabilizzazione dei governi nelle aree più calde del pianeta.