Francia, Stati Uniti, Germania, Ucraina, Messico e Thailandia. Queste le nazionalità per ora confermate dalle rispettive ambasciate degli oltre 100 ostaggi detenuti all'interno della Striscia di Gaza e di cui il destino è ancora incerto. Il Governo di Benjamin Netanyahu ha dichiarato lo "stato di guerra" e sono partiti i bombardamenti verso la Striscia di Gaggia. Si stanno sgomberando i residenti israeliani dalle aree di confine, rimpiazzati dai carri armati dell'esercito. Oltre un migliaio di morti tra israeliani e palestinesi in questi giorni violentissimi di guerra totale tra Hamas e il Governo israeliano di Benjamin Netanyahu. Un attacco a sorpresa via terra, mare e aerea da parte di Hamas, che ha preso di sorpresa l'esercito israeliano e lasciato oltre 700 morti tra civili e militari nello stato ebraico. Centinaia i dispersi. Il giorno dopo l'attacco, i famigliari sono dovuti andare di ospedale in ospedale, con le foto dei propri cari, anche se molti non hanno le risposte che cercavano, appunto da organizzare una conferenza stampa, denunciando: il Governo ci ha lasciati soli, vogliamo risposte. A Gaza, nel frattempo, la situazione umanitaria sta diventando estremamente grave. Una Gaza sotto bombardamenti, e anche qui con centinaia di morti. La popolazione civile è rimasta senza luce e senza la possibilità di far entrare cibo dal confine in guerra.