Gli ucraini hanno giocato benissimo questa partita prima hanno attirato, avevano largamente annunciato la controffensiva hanno attirato i russi lungo quello che era il saliente principale quindi quello di Kherson, e i russi che hanno una disponibilità di truppe limitata, hanno dovuto spostare quanto avevano di meglio dal Donbass a Kherson. Quindi a Sud. A quel punto gli ucraini hanno fatto partire il secondo vettore della controffensiva che ha trovato quel quadrante, cioè quello del Donbass coperto da sostanzialmente la Guardia Nazionale Russa, e dalle unità di volontari delle Repubbliche Separatiste. Quindi da due tipi di unità scarsamente equipaggiate, scarsamente addestrate, e soprattutto in grande inferiorità numerica. Però al di là di questo immaginare una rotta di questo tipo era assolutamente complicato e arduo". Si preannuncia comunque una guerra lunga quali possono essere gli esiti e soprattutto quali quelli meno catastrofici per noi occidentali? "La guerra potrebbe durare ancora a lungo anche perché i russi si trovano sostanzialmente in un vicolo cieco. Loro sanno la leadership sa che una sconfitta con forte denotazione negativa sarebbe ingestibile sotto il profilo interno. Quindi metterebbe a rischio il sistema di Putin. Questo potrebbe spingerli a giocare il tutto per tutto e a raschiare il fondo del barile. Per noi in questo momento le due minacce più concrete alle quali dobbiamo stare attenti sono un' escalation russa a livello di incremento della minaccia dell'uso del nucleare in Ucraina, in primis, e secondo l'impatto del combinato di sanzioni e congiunture malevole, dal punto di vista del mercato energetico".