Alla fine la situazione si è sbloccata e dopo settimane di assedio circa 100 civili sono stati evacuati dalla acciaieria di Azovstal di Mariupol. Lo ha confermato il presidente Zelensky; l'operazione delle Nazioni Unite coordinata dalla Croce Rossa, prevede il trasferimento verso la regione meridionale di Zaporižžja, sotto controllo ucraino. Una prima volta che dovrebbe ripetersi anche nella giornata di lunedì perché nelle città di Mariupol, rasa al suolo dai bombardamenti russi, ci sono ancora circa 100.000 persone. Il sindaco della città ha denunciato che l'esercito di Mosca ha ucciso in città 20.000 abitanti in due mesi. Il doppio delle persone uccise a Mariupol dai nazisti in due anni. Gli occupanti russi, ha continuato, hanno inoltre deportato oltre 40.000 persone: è uno dei peggiori genocidi di una popolazione pacifica della storia moderna. Evacuazioni anche nel Donetsk. Quanto all'attacco missilistico di sabato contro l'aeroporto di Odessa, il Ministero della Difesa Russo ha confermato di aver distrutto una pista e un hangar che conteneva armi giunte in Ucraina dagli Stati Uniti e dall'Europa. Il governo ucraino, nel frattempo, ha chiuso i porti controllati dai russi. Nelle stesse ore in cui a Kherson, unico capoluogo ucraino conquistato a Mosca, entra in circolazione il rublo. Kiev denuncia che la Russia sta rafforzando la sua offensiva nell'Ucraina orientale, facendo affluire armi pesanti, mettendo a segno pesanti bombardamenti. Attacchi a tappeto a Kharkiv e Zaporižžja, mentre uno dei principali obiettivi, sembra essere la città industriale di Ilovajs'k, nel Donetsk. Secondo il governo di Kiev, le forze russe stanno cercando di sfondare le linee difensive ucraine intorno a Luhans'k.