"L'Europa ha dimostrato di esserci, di avere una voce forte, autorevole a difesa di un popolo aggredito, a difesa della sovranità nazionale di uno Stato libero, a difesa delle nostre democrazie perché quello che è in discussione è esattamente questo." "Anche i Paesi e le forze che avevano le relazioni migliori con Putin hanno deciso di schierarsi dalla parte della libertà, dalla parte della democrazia, dalla parte dell'Ucraina, quindi questo ha dimostrato che Putin non riesce ad incidere più di tanto come vorrebbe all'interno dell'Unione europea, non è riuscito a dividere il fronte." "É una tragedia che non merita divisioni, sarebbe inimmaginabile tutto questo, abbiamo scelto una linea chiara, una risoluzione unitaria che condanna, senza se senza ma, una scelta quella di Putin non di un inizio di una guerra ma di un'aggressione che si sta verificando in queste ore che va ben oltre, perché vediamo colpiti donne, bambini, civili un disastro che non merita commenti se non una condanna durissima e azioni durissime quali quelle che appunto l'Unione europea e tutti i Paesi membri stanno mettendo in campo." "Una grande emozione, un grande dolore nel vedere un popolo intero piegato dalla guerra, ci sono civili che vengono uccisi, il Presidente ci ha ricordato gli attacchi proprio alla popolazione civile, ai bambini, alle famiglie, quindi un grande dolore, una grande vicinanza. Il Parlamento si è mostrato davvero molto vicino al popolo ucraino mettendo la disponibilità a mettere in campo qualsiasi strumento, tutto quello che possiamo mettere in campo." "Anche all'interno del nostro gruppo abbiamo fatto un grande lavoro, oggi è il giorno dell'unità insomma direi che certi giochetti, teatrini della politica non sarebbero stati comprensibili anche da parte degli elettori, è lo stesso approccio che vogliamo avere a Roma." "La sfida non è soltanto una sfida all'Ucraina, sfida esistenziale nei confronti dell'intero progetto europeo, l'Ucraina è Europa e io ho chiesto a gran voce che si faccia un atto politico di grande valore anche etico e morale che è riconoscere lo status di Paese candidato anche all'Ucraina." "Putin credeva di dividere l'Europa in realtà l'ha ricompattata, ha ricompattato anche i Paesi che erano più lontani rispetto alle scelte di Bruxelles, invece oggi l'Europa scrive una nuova pagina.