"Mi collego con il nostro inviato de La Stampa, Francesco Semprini, che ci racconta quest'altra giornata di guerra, questa altra nottata a Kiev. Francesco, ciao, buongiorno a te e buongiorno anche all'ospite con cui sei che è il Vice Ambasciatore ucraino a Roma. Buongiorno". "Sì, buongiorno. Ex Vice Ambasciatore ucraino a Roma, adesso a Kiev. Siamo venuti a trovarlo in questa zona periferica della capitale Ucraina, non lontano dalla quale si stanno consumando i combattimenti un po' più duri, quelli su cui i russi cercano di fare perno per entrare nella capitale ma rispetto ai quali l'Ucraina sta rispondendo in maniera piuttosto decisa, soprattutto negli ultimi giorni, respingendo gli arrembaggi dell'armata di Putin e in qualche modo facendola anche indietreggiare. Quindi il mio ospite, appunto l'ex Vice Ambasciatore, scusate, ucraino a Roma a cui vorrei chiedere, insomma: sono passati 24 giorni dall'inizio del conflitto, qual è la situazione e come vede, appunto, la posizione dell' esercito ucraino?" "Mah, ovviamente, a che punto è l'esercito ucraino è difficile dirlo perchè seguo anche io le informazioni dalla rete. Però, vorrei dire, si combatte, l'Ucraina resiste. In alcune direzioni l'Ucraina già sta contrattaccando. Quindi l'esercito ucraino è un fortissimo scudo che riesce a proteggere l'Ucraina ancora dall'invasore". "Ecco, Vice Ambasciatore, un'altra domanda. Questo, insomma, è un quartiere che è abbastanza esposto al versante dove si consumano i combattimenti. I russi sembra che attacchino soprattutto di notte e di prima mattina. Ecco, cosa vede da qui, insomma, cosa si vive in questo quartiere?" "Praticamente vediamo qua di notte, anche di giorno, li sentiamo comunque anche qua in questa zona si stanno consumando i crimini di guerra da parte dell'esercito russo, perchè bombardano di notte, bombardano i quartieri residenziali. Qui non ci stanno obiettivi militari però cadono le bombe, muoiono le persone, donne, bambini proprio sotto i colpi dell'esercito russo". "Ecco, non so se volete fare una domanda da studio?" "Sì, Francesco, se riusciamo con l'audio e con la qualità del collegamento. Volevo chiedere a Dmytro Volovnykiv, appunto il tuo ospite che è con te in questa mattinata, martedì Zelensky parlerà al Parlamento italiano in una specie di seduta comune, parlerà ai Deputati e ai Senatori italiani. Che cosa dirà secondo lei il Presidente Zelensky, che in queste settimane si è rivolto prima al Congresso degli Stati Uniti evocando l'11 settembre, al Parlamento tedesco evocando il muro di Berlino, cercando sempre un punto che abbia a che fare con la storia del Paese a cui si rivolge?" "Vede, è difficile dire perchè ovviamente io non ho alcun titolo per parlare per quanto riguarda, appunto, il nostro Presidente, ecco. Quindi non lo so che cosa dirà, ovviamente. Però posso dire solo da parte -come posso dire- di un semplice cittadino che ha tanti amici e tanti legami con l'Italia. Ovviamente noi Ucraina aspettiamo dall'Italia quest'unità, e ringraziamo per quello che già sta facendo l'Italia per i nostri profughi, anche per gli aiuti, però dobbiamo avere, praticamente contiamo su un sostegno da parte dell'Italia e del mondo politico italiano. Sostegno nel campo militare, ovviamente, e umanitario. Questo è importantissimo, perché siamo adesso di fronte ad un nuovo nazismo. Quindi dobbiamo combattere questo nazifscismo, però adesso da parte del Cremlino".























