Vediamo allora come funziona l'avanzata dell'esercito russo. Vediamo intanto quella che era la situazione in Ucraina prima che cominciassero le ostilità con alcune zone contese: la Crimea e il Donbass. La Crimea è riconosciuta come territorio russo soltanto dalla Russia ma non dalla Comunità Internazionale e poi le Repubbliche separatistiche del Donbass, di Donetsk e Lugansk che sono due repubbliche che prima della guerra non erano state riconosciute come territorio russo neanche da Mosca ebbene le cose sono cambiate il 21 febbraio, prima con il riconoscimento e poi con l'avanzata che ci porta ad una cartina dei giorni nostri che vede tutta la parte in rosso che sono i territori ucraini occupati dall'avanzata dell'esercito russo. In particolare allora la Crimea è tutto l'est del Donbass e vedete come da Charkiv l'esercito si stia spostando verso Yzium. Perché la volontà è proprio quella di chiudere tutto il Donbass geografico, di chiuderlo e far sì che questi territori anche in un futuro negoziato vengono riconosciuti come russi, dunque tutta la parte a est del Dnipro. Andiamo velocemente a vedere anche che cosa sta accadendo, dunque, nel sud dell'Ucraina ed in particolare a Mariupol perché la città è circondata, c'è continuità territoriale proprio intorno alla città con posti di blocco su tutte le arterie in uscita dalla città di Mariupol che normalmente ospita 500mila persone, adesso chiaramente in molti sono riusciti a muoversi. La città vecchia, è questa parte con tutti gli edifici danneggiati, ma prova a resistere con il Reggimento Azov in particolare, colpito da tutti i lati e anche dai mezzi anfibi. La zona unica che si salva e quella del Porto, un'infrastruttura che i russi vogliono salvaguardare anche per usi futuri.