Il treno dalla Polonia a Kiev porta tre capi di Governo e la presidente della Commissione Europea, tutti insieme sono arrivati nella capitale ucraina per dimostrare il supporto dell'Europa, del G7 e dei loro rispettivi paesi alla resistenza contro l'invasione russa avvenuta due anni fa. Prima tappa l'aeroporto Antonov, luogo simbolo della resistenza delle prime settimane all'attacco russo. Lo scalo conquistato da Mosca come base per attaccare Kiev fu ripreso in un mese, privando i russi di un fondamentale supporto strategico. Poi i leader sono stati accolti dal Presidente ucraino Zelensky qui al centro di Kiev nel palazzo presidenziale, dove hanno concluso accordi di difesa e di sostegno economico a lungo termine e la Commissione Europea ha promesso entro metà marzo di definire la cornice dei negoziati per il prossimo accesso dell'Ucraina nell'Unione. Chiediamo però al presidente Zelensky di cosa ha bisogno in particolare in questi giorni, la risposta è tempi brevi. "Quello che ci manca è che tutto dovrebbe arrivare a tempo debito e soprattutto quando è necessario e in secondo luogo, so che questo è molto difficile per tutti e non sto accusando nessuno, però ci manca, ci mancano tantissimo facilità per esempio di aviazione civile per difendere i nostri bambini, le scuole, le università, gli ospedali." Mentre se si domanda alla presidente della Commissione UE Von der Leyen se teme che l'opinione pubblica europea sia più fredda nel supporto alla Russia, risponde mostrando fiducia nell'appoggio UE. "Penso che i cittadini dell'Unione Europea abbiano compreso prima di tutto l'importanza di sostenere il coraggioso popolo ucraino che combatte per il rispetto dello stato di diritto e per i valori democratici e i cittadini europei hanno anche compreso la pericolosità di Putin." La giornata prosegue con la riunione del G7 da remoto, con i leader non presenti a Kiev collegati, altra dimostrazione a Zelensky della centralità dell'Ucraina nelle discussioni strategiche di questo periodo.