Un milione di dollari per la macchina dei soccorsi legata all’uragano Harvey. È quanto intende donare personalmente il Presidente Donald Trump, che sarà in visita, insieme alla first lady Melania, nelle aree colpite dal cataclisma in Texas, a Houston e in Louisiana, Lake Charles. Altri fondi la Casa Bianca li chiederà al Congresso per fronteggiare l’emergenza, finanziare gli aiuti e la ricostruzione. L’uragano Harvey rischia, infatti, di essere ricordato come il disastro naturale più costoso della storia degli Stati Uniti. I suoi danni, secondo gli esperti, ammonteranno a circa 160 miliardi di dollari, come Katrina e Sandy messi insieme. Intanto, ora dopo ora, si fa più pesante il bilancio delle vittime e la conta degli edifici andati distrutti: 38 le persone che hanno perso la vita per colpa di Harvey, circa 100.000 le abitazioni inutilizzabili. Mike Pence, Vicepresidente americano, ha assicurato il sostegno federale per garantire la ripresa dei luoghi colpiti. “Siamo qui oggi e saremo qui domani” ha detto rivolgendosi alla folla di Rockport, in Texas. Come se non bastasse, due esplosioni hanno colpito l’impianto chimico dell’Arkema, nella cittadina texana di Crosby, proprio a causa del passaggio della tempesta. La tregua potrebbe essere una visione. Un nuovo uragano si è formato sull’Atlantico orientale. Si chiama Irma. È stato classificato di categoria 2 su una scala da 1 a 5 e porta con sé venti che soffiano a una potenza di 160 chilometri all’ora.