Non è cosi. Non è la classica manifestazione, ma i ragazzi di Fridays for Future vogliono comunque farsi sentire nella giornata dell'ambiente. L'emergenza sanitaria cambia tutto, la modalità alle presenze, ma non il messaggio. Il movimento ispirato a Greta Thunberg prosegue i suoi venerdì per l'ambiente e il futuro. E lo fa tornando nelle piazze per chiedere che la ripartenza dopo il coronavirus non sia un ritorno alla normalità, ma un salto verso un nuovo mondo, l'unico in cui la vita sia possibile. Appuntamento in oltre 30 città d'Italia per flashmob e manifestazioni. Vie piene di scarpe e cartelli per ricreare simbolicamente una manifestazione, poi bike strike in giro per le città, distanziati. Questo il primo venerdì per il futuro nella fase due. I ragazzi celebrano così la giornata dell'ambiente dopo che la natura in nostra assenza forzata ha dimostrato chiaramente di volersi e potersi, anche in breve tempo, riprendere i suoi spazi. Sono tornati gli animali laddove li avevamo allontanati, mari più puliti e avvistamenti eccellenti a dimostrazione, se ancora una volta ce ne fosse bisogno, che il problema siamo noi. Ecco, solo l'ultimo esempio, un fiume di petrolio in Siberia sversato da un serbatoio di carburante in una centrale, oltre 20000 tonnellate di diesel in acqua. Secondo gli ambientalisti è il più grave incidente di questo tipo in Artide.