"L'intelligenza artificiale è una minaccia potenziale per le prossime elezioni?" "Sì. Una ragione di base per cui lo è, è che l'intelligenza artificiale può essere usata per generare nuovi contenuti, immagini, suoni, video che sembrano realistici e adesso anche messaggi che sembrano realistici. Ancora meglio, se le persone conoscono ChatGPT, sapranno che possono dialogare con un utente in un modo molto convincente, si è quasi persuasi di parlare con un altro essere umano. Quindi, tutti questi strumenti hanno un potenziale per essere usati per la disinformazione, per influenzare le persone, non soltanto del contenuto che viene diffuso sui social ma proprio a livello di interazione in maniera personale con dei cittadini per cercare di cambiare la loro opinione su alcune cose. Non sto dicendo che succederà ma gli strumenti che sono a disposizione, adesso, potrebbero permettere questa cosa. Dobbiamo fare in modo che questo rischio venga minimizzato. I governi possono fare qualcosa per ridurre questo rischio". "Per esempio?" "Per esempio far sì che ogni contenuto che viene mostrato agli utenti abbia un identificativo, che sia identificato come genuino. Un'altra idea forse ancora più radicale è che gli account sul social media debbano essere controllati nello stesso modo in cui controlliamo gli account bancari, i conti bancari. Quindi persone che vengono identificate in maniera legittima possono entrare nella discussione democratica sui social".