Nel Regno Unito le notizie sui blocchi precauzionali al vaccino AstraZeneca, come quelli imposti nelle ultime ore in Danimarca e Norvegia, suscitano un misto di stupore e perplessità. Tanto più perché in netto contrasto con i numeri appena aggiornati dall'ente del farmaco nazionale. Secondo Mhra infatti, su 9,7 milioni di dosi di vaccino AstraZeneca somministrate al 28 di febbraio le reazioni allergiche gravi sarebbero state 194, pari allo 0,002%. Nessuna morte è stata messa in diretta relazione con l'iniezione dell'antidoto anglo svedese, anche se, va detto, non è facilmente comprovabile il nesso di causa-effetto. Per questo ci si limita a valutare come casi sospetti 275 decessi. Nel report dell'ente del farmaco, consultabile sul sito del governo britannico, non viene mai esplicitamente menzionata la trombosi come effetto collaterale, così commenta l'ultimo rapporto il professore Vincenzo Libri che ha coordinato i trials dell'University College Hospital di Londra, Uclh. Credo di poter dire che è un vaccino sicuro, non ho alcun dubbio, al momento non esistono dati per ritenere che non lo sia, non esistono evidenze di morti collegate al vaccino né di ospedalizzazioni. Quindi, sono un farmacologo clinico e posso dire con certezza che potrei fornire una lista molto lunga di farmaci da banco, dove l'opinione pubblica non viene informata sui possibili rischi collaterali molto seri, anche letali. Posso dire con certezza che ritardare anche di un giorno l'assunzione del vaccino per timori di possibili effetti collaterali è un po' giocare con la roulette russa.