Tre uomini tra i 52 e i 68 anni vengono arrestati per omicidio colposo. Si tratta di due direttori e un consulente di un'impresa edile. La polizia ha trovato il nome della ditta sui pannelli di polistirolo infiammabile che bloccavano alcune finestre del complesso residenziale bruciato per ore. Tra le vittime ci sono anche i vigili del fuoco che hanno cercato di raggiungere le persone intrappolate ai piani più alti, perché gli allarmi antincendio non erano scattati. Le autorità sospettano che altri materiali da costruzione rinvenuti negli appartamenti, tra cui reti protettive, teli e coperture in plastica, non rispettassero gli standard di sicurezza. Potrebbero essere dunque queste le cause del devastante incendio che ha decimato i residenti di questo complesso ad Hong Kong. La propagazione delle fiamme potrebbe essere stata agevolata dalle impalcature in bambù che rivestivano le pareti esterne dei grattacieli, un'antica tecnica di costruzione ampiamente utilizzata in città, ma non priva di rischi, considerando che questo è il secondo incendio in meno di due mesi. Il complesso di edilizia popolare ospita circa 4.000 persone, è composto da otto grattacieli e 2.000 appartamenti. Molti dei residenti sono pensionati, circa il 36% ha un'età pari o superiore a 65 anni. Gli sfollati sono stati accolti in una scuola e in un parco nelle vicinanze trasformati dalle autorità in rifugi di emergenza. Il presidente cinese Xi Jinping ha espresso le sue condoglianze alle vittime del mortale incendio, e sollecita sforzi totali da parte delle autorità locali affinché si faccia tutto il possibile per ridurre al minimo le vittime e le perdite causate dall'incendio. .























