Si, prima notte di relativa calma di queste 36 ore di coprifuoco qui a Kiev. Ci siamo svegliati questa mattina in un silenzio quasi surreale, un sole molto forte. Una calma apparente, perché subito dopo, abbiamo avuto notizie di un intensificarsi dei bombardamenti, in particolare nella zona nord-ovest, nella zona di Irpin che è una delle zone che sono state più colpite, più, diciamo, interessate da scambi di fuoco e attenzione, perché parliamo di intensificazione di bombardamenti da entrambe le parti, quindi non solo da parte dei russi verso la città, ma anche dalla controffensiva ucraina nei confronti dei russi. E poi dobbiamo registrare il dato più dolenti, ovvero la morte di 10 civili che erano in fila per acquistare il pane, in un quartiere a nord della capitale, in uno dei tanti gesti di quotidianità che appartiene a questa città, che si ritrova in guerra, ma che comunque deve andare avanti. Ecco, queste persone si trovavano, nonostante il coprifuoco, erano state, diciamo così, autorizzate a mettersi in fila per il pane, è arrivato un colpo di mortaio, sembra di mortaio, dalla parte dei russi, ovviamente e ne hanno fatto le conseguenze proprio questi civili che erano in fuga. Il bilancio, per adesso, è di almeno 10 morti. Ecco, questo è quello che abbiamo registrato oggi a distanza, visto il coprifuoco e siamo bloccati in albergo, qui nella capitale.