In molti se lo ricordano con la maglia blaugrana del Barcellona; i più attenti con quella gialloblù dell’Hellas Verona. Sì, perché Rafa Marquez è passato anche in Italia, seppur con risultati non eccezionali. Nella stagione 2014-2015 risultò essere il calciatore più espulso della serie A. Oggi si torna a parlare di lui, e a sventolargli un cartellino rosso ben più pesante è il governo degli Stati Uniti. L’ex capitano della nazionale messicana è infatti accusato, insieme ad altre 22 persone e 43 società, di presunti legami con un’organizzazione di narcotrafficanti. I beni posseduti negli States gli sono stati congelati, ed è proibito a cittadini statunitensi fare affari con lui, che in America ha giocato con la maglia dei New York Red Bulls. Secondo le accuse, Marquez avrebbe stretto contatti con i cartelli criminali di Sinaloa e Jalisco e avrebbe agito come prestanome per il narcotrafficante Raul Flores Hernandez e la sua organizzazione. Appena ricevuta la notizia, Marquez si è presentato spontaneamente alla Procura generale per chiarire la sua posizione. Le indagini sono tuttora in corso.