Il concetto stesso di mandare una sonda e un lander su una cometa ha qualcosa che è a metà tra la poesia e la scienza. Le comete sono un corpo celeste estremamente affascinante. Viaggiano nel sistema solare raccogliendo e raccontando la storia e la formazione del sistema solare. Hanno una composizione che è diversa dagli asteroidi, è diversa dalle meteore che cadono sulla terra e possono raccontarci delle cose diverse proprio per questo motivo. Abbiamo scoperto, ad esempio, che l’acqua è diversa da quella che abbiamo sulla terra, quindi non pensiamo più che la terra abbia ricevuto l’acqua dalle comete. Stiamo iniziando a ricevere pagine nuove di una storia, pezzi nuovi del mosaico che è la storia dell’universo. Essere riusciti a viaggiare per milioni e milioni di chilometri per arrivare a trovare un corpo in movimento come una cometa e riuscire a metterci sopra i nostri mezzi per analizzare il suolo di una cometa è veramente un risultato straordinario di cui l’ESA deve essere veramente orgogliosa. E lo è, giustamente.