E' la prima volta che un rappresentante russo partecipa a un incontro ufficiale in un Paese dell'Unione Europea. Il Ministro degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov infatti ha preso parte alla riunione ministeriale dell'Osce, l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa a Malta. E non ha perso l'occasione per sfruttare un simile palcoscenico per pronunciare parole che suonano come una cupa minaccia: "C'è una nuova Guerra Fredda in corso che rischia di diventare calda". Parole che provocano l'immediata reazione del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky che punta il dito contro Lavrov: "Criminale di guerra che non avrebbe dovuto essere autorizzato a partecipare alla riunione". E così anche il Ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiga che invece partecipava al meeting. Intanto da Kiev un altro segnale anti russo con le sanzioni contro il Primo Ministro georgiano Bidzina Ivanishvili, si tratta di sanzioni contro la parte del Governo in Georgia che: "Sta consegnando il Paese a Putin", ha detto infatti Zelensky. Reazione sdegnata sulla partecipazione di Lavrov anche del Segretario di Stato americano Blinken che ha parlato di uno tsunami di disinformazione facendo riferimento all'intervento del Ministro degli Esteri. Intanto il Segretario della NATO Mark Rutte ha promesso al numero uno di Kiev nuovi aiuti soprattutto sul fronte delle munizioni e della difesa aerea. E se però è vero che Lavrov ha aperto le chiuse della disinformazione sostenendo ad esempio che a Bucha i cadaveri sono stati messi in bella mostra dalla BBC, bisogna anche dire che è complicato avere un quadro chiaro di quali siano le sorti del conflitto. Anche se da indiscrezioni di stampa emergono le difficoltà di Kiev, Washington avrebbe chiesto ha Kiev di abbassare l'età dei coscritti, dai 25 anni attuali a 18 per poter rimpiazzare i tanti caduti ucraini, un invito cui però Kiev ha risposto seccamente: "No".