Ho conosciuto la nuova doppio zero, è una giovane disarmante. Mentre a Hollywood, si festeggia il successo del venticinquesimo capitolo cinematografico di James Bond, No time to die è il maggiore incasso del 2021, film nel quale dominano tre figure femminili accanto all'agente segreto, nato dalla penna di Ian Fleming, in Afghanistan si dà lo stop alle serie TV, alle soap opera con attrici; oltre ad imporre il velo islamico per le giornaliste in video. Queste le nuove linee guida emanate dal ministero per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio che tramite il portavoce specifica: non si tratta di regole ma di direttive religiose sempre più le donne afghane, nella morsa dei talebani. Già private quasi del tutto di scuole, università e lavori a contatto con il pubblico. Adesso si vedono negata un'altra libertà: quella di lavorare nel mondo dello spettacolo. Una stretta che mira ad imporre l'ordine degli studenti coranici sui media occidentali che nel Paese, negli scorsi 20 anni, hanno dato spazio anche alle donne. Alle TV afghane, si chiede inoltre di evitare programmi che vadano contro i valori islamici afghani e che insultino la religione o mostrino il Profeta e i suoi compagni.