Ha 34 anni, già sospettato e fermato la scorsa settimana per la scomparsa di Maelys, la bambina di nove anni, nel sud della Francia durante un matrimonio con 200 invitati. Oggi è stato arrestato. A incastrarlo l’esame sulle tracce di DNA della bimba trovate su alcuni reperti. Le indagini si sono concentrate in particolare sull’auto che l’uomo avrebbe fatto lavare il giorno seguente la festa, ufficialmente per venderla. Durante l’interrogatorio ha ammesso che la piccola potrebbe essere entrata nella sua macchina per gioco, per vedere se avesse portato dei cani. Nega di averla rapita e di averle fatto del male. Due graffi, al braccio e alla gamba, sostiene di esserseli procurati facendo giardinaggio. Ha precedenti per consumo di stupefacenti. È amico del padre e dello sposo. Al matrimonio era tra gli invitati, ma si assenta sino alla scomparsa della piccola. La sparizione di Maelys ha sconvolto Pont-de-Beauvoisin, il paesino delle Alpi francesi di 3.500 abitanti. Gli sposi erano amici dei genitori, ex vicini di casa. Durante la festa di nozze la mamma dice di averla vista l’ultima volta alle 3 del mattino, quando Maelys giocava con gli altri bambini. Alle chiamate successive la piccola manca. Non c’è né fuori né dentro. Si organizza una ricerca congiunta tra mille volontari e centinaia di agenti della Gendarmerie. Si battono trenta settori, boschi e stagni. Si evocano gli spettri. Non si esclude la pista criminale. Vengono interrogati tutti gli invitati, anche quelli di un matrimonio che si teneva poco distante. Ai cani viene dato un peluche di Maelys e il loro fiuto li porta sempre nel parcheggio e alle auto degli invitati.